mercoledì 22 luglio 2009

VOCI DA CORRIDONIA raccolte da GIORGIO RAPANELLI

Che si dice in Piazza del Popolo 22 luglio 2009

La prima notizia è che è stata inviata alla Procura una lettera anonima in cui si accusa un consigliere comunale di Maggioranza di aver effettuato lavori in una casa di campagna senza aver prima ottenuto l’opportuna autorizzazione dall’ufficio tecnico. Presentata successivamente, dopo la fine dei lavori. La cosa avrebbe inguaiato l’assessore all’urbanistica, che è il sindaco. Vero? Falso? Se l’amministrazione ci invia la sua opinione noi la faremo conoscere ai nostri corrispondenti E-mail.
La seconda notizia riguarda il nome del coordinatore provvisorio del PdL. Il Circolo Montolmo vorrebbe il neoconsigliere provinciale Piero Morresi. Alcuni di AN vorrebbero l’avvocato Giovanni Cimarossa. Nazareno Chiaramoni, presentatosi all’incontro maceratese con il coordinamento provinciale del PdL insieme a Mario Tardini, vorrebbe Mario Tardini (che già propose candidato consigliere alla Provincia) come coordinatore di Corridonia. L’incontro si è risolto con una fumata nera. Quindi, per Corridonia ancora niente coordinatore. Forse aspettano settembre, quando verrà la Lega Nord a fregare loro i giovani politici del Circolo Montolmo, che vogliono lavorare e non capiscono tutte queste lungaggini del coordinamento provinciale. Ma la polemica è diventata pesante…
Intanto, “l’apparizione” al coordinamento provinciale da parte del non invitato Chiaramoni è stata vista come una provocazione, poiché né lui, né Tardini hanno fatto votare PdL pur di non votare Piero Morresi.
La proposta, poi, di eleggere Cimarossa ha scatenato le ire di alcuni altri di ex-AN, che così scrivono in una E-mail: “Per quanto riguarda Cimarossa, occorre precisare che il segretario provinciale Pistarelli, per punire il casino che da molto tempo vanno facendo (nessuno li ha voluti candidare nelle ultime elezioni comunali) non gli ha permesso nemmeno di rinnovare il tesseramento nuovo per gli iscritti di AN… Quindi, non si capisce a nome di chi parla, forse a nome di se stesso, essendo dallo stesso segretario provinciale di AN punito. Sai cosa significa non ricevere le tessere di rinnovo degli iscritti per il 2008-2009?” Siamo pronti a pubblicare la posizione di Cimarossa e del suo gruppo.
La terza notizia riguarda tre dimissioni dal Comitato delle Corse Ippiche. Il più prestigioso dei dimissionari è il rappresentante dell’UDC di Corridonia, Francesco Sagretti. Non sappiamo i motivi delle dimissioni dei tre consiglieri del Comitato. Abbiamo chiesto lumi al consigliere comunale di Minoranza Sandro Scipioni, che ha risposto di essere all’oscuro di tutto, poiché l’amministrazione comunale tiene la bocca chiusa su questo e su altri fatti comunali.
La quarta notizia riguarda un’accusa che viene fatta a chi non vuole il megacentro commerciale. Secondo “gole profonde” “catto-comuniste”, tutta la campagna contro il Megacentro è solo un “complotto ai danni di Corridonia”, ordito e sobillato dagli interessi di Macerata e dai costruttori della zona industriale di Valleverde, che dovrebbe sorgere nel territorio maceratese di San Claudio. Il Megacentro (è la tesi pure dell’amministrazione Calvigioni-ndr) sarebbe necessario allo sviluppo di Corridonia. Sono sicuri di fare capire ciò ai corridoniani. Secondo un’altra “gola profonda” è la Provincia che non vuole tutelare Corridonia per avvantaggiare Macerata. Se il Megacentro non si farà a Corridonia lo si farà a Macerata (già è tutto pronto). Perché perdere questa grande occasione? Ma andiamo con i fatti…
Valleverde, se non ricordiamo male, fu una ideazione del centrosinistra maceratese, con un presidente PD a capo del Consorzio e con progettisti di centrosinistra. Fu il Presidente Silenzi a dire in campagna elettorale che lui il Megacentro non lo avrebbe fatto fare (stessa posizione di Capponi-ndr) e che lo svincolo e il ponte a San Claudio lo avrebbero pagato la Provincia e il Comune di Macerata. Si era impegnato, insieme al sindaco Calvigioni, di salvaguardare l’ambiente paesaggistico di San Claudio. Il vicepresidente della Provincia Antonio Pettinari si è detto d’accordo per lo svincolo a San Claudio, verso cui l’Anas dovrebbe dirottare parte dei fondi dello svincolo ad OTTO dello Zenit, dove basterebbe una rotatoria regolare. Comunque l’OTTO non verrà ostacolato dalla Provincia. Le cose, forse, andranno ad anno nuovo, poiché – sembra – che l’Anas non abbia i fondi pronta cassa.
Silenzi e Capponi si sono impegnati a salvare l’ambiente intorno all’abbazia di San Claudio dall’invasione del cemento industriale. Però, Valleverde tenderebbe ad espandersi verso l’abbazia sulle terre che vanno dal laghetto del Cityper fino alla provinciale che costeggia la zona Damen, in tutto 15-20 ettari. Potrà il Presidente Capponi salvare capra e cavoli, cioè salvare l’ambiente archelogico e paesistico di San Claudio e soddisfare gli appetiti di magnati industriali che sostengono il centrodestra? Altro che mago Zurlì – come Nelia Calvigioni definì Capponi. Occorre un NO deciso, o agli ambientalisti, o agli industriali.
Poiché, oltre allo svincolo e al ponte pagati da Provincia e Comune di Macerata (se troveranno i fondi necessari nelle loro casse, mentre Corridonia li troverebbe solo se la Provincia facesse fare il Megacentro, cosa che – secondo “gole profonde” - alla fine non verrà escluso il Megacentro con la giustificazione che mancano i fondi per lo svincolo), si dovrà costruire uno stradone di collegamento dal ponte sul Chienti (che favorirà gli 82 nuovi lotti della lottizzazione Eredi Damen, in prolungamento dell’attuale zona Damen) a Valleverde, per levare dall’imbottigliamento una zona industriale che è solo il tentativo di industrializzazione forzata (in concorrenza a quella di Corridonia, a cui la Provincia cancellò il PIP Tre) su terreni agricoli, i cui costi di infrastrutture verrebbero pagati dai cittadini contribuenti per fare ridere furbastri e politici ad essi collegati.
Ai Corridoniani frega molto poco lo svincolo a San Claudio per favorire Damen e Valleverde. Meglio sarebbe uno svincolo tra Campogiano e Sforzacosta per raggiungere Macerata, come è pure previsto dalla Quadrilatero. Il centrosinistra ha ammazzato il centro storico di Macerata e lo svincolo a San Claudio voluto non leverebbe quella città dall’isolamento attuale.

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