L’opinione di un Imprenditore su megacentro, viabilità e svincolo 22 settembre 2009
Ho incontrato recentemente un notissimo Imprenditore della zona industriale, uno di quelli che si è fatto da solo ed oggi ha un’azienda di cui può vantarsi e che è pure un vanto per la comunità cittadina. Ormai è finito il tempo in cui gli imprenditori venivano chiamati “padroni e sfruttatori”. Oggi, con lo Stato che ha dimostrato incapacità imprenditoriale, e con i miti del Socialismo e del Comunismo in frantumi, insieme a quello del Grande Capitale, i nostri imprenditori della piccola e media industria, dell’artigianato e del commercio rimangono gli unici capaci di produrre ricchezza ed occupazione. E massimo onore lo riconosciamo a chi rimane sul territorio nazionale, pur comprendendo le ragioni imprenditoriali di chi trasloca parte della produzione all’estero.
Il nostro Imprenditore ha detto ad “Alternativa” la sua opinione sui vari problemi della zona industriale di cui si sta discutendo.
Ponte sul Chienti: è troppo stretto e dovrebbe essere allargato. E’ un imbuto per il traffico.
Rotatoria prevista dal PRG a servizio del megacentro: questa rotatoria non dovrebbe essere fatta, poiché creerebbe intralcio al traffico sia sulla provinciale che a Piediripa. E’ impensabile che questa rotatoria possa servire pure per le quattro ditte che dovranno sorgere dietro al Grassetti, per il motivo che c’è un dislivello tra la strada e la zona in cui dovrebbe passare la bretella di collegamento con le quattro fabbriche. Inoltre, questa zona è frazionata in diverse proprietà e c’è pure un deposito di legname.
Megacentro commerciale: non doveva essere fatto in quella zona non adatta. A che serve un megacentro grande una volta e mezza il Cityper? Alla zona industriale il Megacentro porterebbe un aggravio del traffico e nessun vantaggio.
Rotatoria al Grassetti: occorre togliere la “goccia” (che ancora esisteva all’epoca del colloquio-ndr) per fare una rotatoria provvisoria. Poi, successivamente, farne una più regolare e definitiva, espropriando in modo bonario le aree necessarie del Garden Iobbi e dell’Hotel Grassetti (purtroppo il nuovo centro commerciale dell’EuroSpin non ha lasciato neanche un metro quadrato per la rotatoria, pur conoscendone l’esigenza sia il gestore del supermercato, sia il costruttore, come pure l’amministrazione comunale, che a parole ha chiesto alla Provincia la rotatoria, ma che, non chiedendo lo spazio necessario per la nuova rotatoria all’EuroSpin, nei fatti è rimasta ancorata alla logica della “goccia” di Silenzi. Infatti, secondo il PRG approvato dal consiglio comunale di Corridonia, all’incrocio del Grassetti non dovrebbe esserci la rotatoria, avendone prevista un’altra più verso il ponte, a servizio del Megacentro. Quindi, la rotatoria provvisoria rimessa all’incrocio Grassetti sarebbe illegale-ndr).
La rotatoria del Grassetti è l’unico sbocco per le quattro fabbriche previste dietro il Grassetti in zona Conce.
Svincolo a San Claudio: è l’unico sistema per eliminare una forte percentuale di traffico per Macerata e per il Cityper, che grava oggi sulla provinciale della zona industriale. Intanto, lo svincolo a San Claudio servirebbe pure le quattro fabbriche dietro al Grassetti, le eventuali altre fabbriche che potrebbero sorgere in quella zona, nonché i cittadini. Inoltre, i progetti dello svincolo di San Claudio, del relativo ponte sul Chienti e dello stradone a quattro corsie per collegarlo alla zona del Cityper e alla zona industriale Valleverde, ormai in via di completamento, con il collegamento successivo alla provinciale per Macerata, non sono più rinviabili per gli investitori e per gli interessi comunali di Macerata. Sono di vitale importanza pure per la zona industriale di Corridonia. Poiché – ripetiamo - lo svincolo ad OTTO, od uno svincolo normale, davanti allo Zenit non ridurrebbero il traffico, senza, appunto, lo smaltimento del traffico ad opera dello svincolo di San Claudio. Il previsto ponte sul Chienti a San Claudio servirebbe Corridonia, nel caso l’attuale ponte di Piediripa venisse chiuso al traffico per le previste cause di instabilità.
L’imprenditore ha fatto presente che esiste un progetto da parte della Curia Arcivescovile di Fermo, unito ad altri progetti, per creare nell’area dell’Abbazia di San Claudio un polo turistico e ricreativo, tipo quello dell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra. E’ probabile che i proprietari dell’area agricola su cui dovrebbe passare lo stradone di collegamento con Valleverde, non chiedano nulla in cambio, tipo costruzioni industriali o altro. Valleverde e le altre zone edificate verrebbero occluse alla vista da chi guarda dall’Abbazia da un muro verde di vegetazione.
P.S. - Sarebbe il caso di ricordare che gli imprenditori proprietari della zona agricola su cui verrebbe costruito lo stradone avevano presentato al Comune di Corridonia un progetto per fare un parcheggio coperto nel laghetto del Cityper, con sopra una piscina coperta, più altre strutture sportive, pure a disposizione dell’Università di Macerata. Successivamente ci fu, come da notizie di stampa, un abboccamento con il sindaco e il vicesindaco, ma nulla fu concretizzato. Non sarebbe ora di fare sapere al consiglio comunale qualcosa in merito? Giorgio Rapanelli
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