Lettera aperta all’assessore Pierantoni
Alla Stampa
Ad alcuni Consiglieri comunali
Ad altri gruppi politici interessati
Alla Stampa
Ad alcuni Consiglieri comunali
Ad altri gruppi politici interessati
Come ormai i bene informati sanno, l’abbandono dell’amministrazione da parte dell’avvocato Pietro Siciliano è stata causata da un concorso “fantasma” per il posto di commercialista alla “Corridonia Servizi”. Non sarebbe, cioè, stato fatto un pubblico bando. L’“assunzione” sarebbe stata in effetti una semplice gara al ribasso di costo tra il nominativo proposto dall’assessore Pierantoni e quello proposto da una consigliera della “Corridonia Servizi”. Avrebbe vinto il commercialista “O.R.” di San Claudio, proposto da Pierantoni.
Una commercialista, che si è sentita esclusa dal partecipare, ha fatto le sue rimostranze prima con l’assessore Pierantoni, poi con Siciliano, che nulla sapeva dell’avvenimento. E’ stata la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo ormai di incomprensioni tra Siciliano, il sindaco ed il resto della giunta.
Comunque, l’avvenimento è grave, poiché sarebbe – stando ai “si dice” - l’ultimo episodio di una politica clientelare attuata dall’amministrazione nel tempo. Tutto è cominciato con l’assegnazione di un progetto di ristrutturazione di un asilo nido, giunto oggi alla cifra di spesa di 300 mila euro, fatto eseguire da un architetto già in auge in epoca democristiana, la cui famiglia è molto “intima” di Nelia Calvigioni. Si dice che alla “Corridonia Servizi” siano stati assunti “familiari”, “soci di studio commerciale”, amici, galoppini e “compagni”. Queste saranno senz’altro calunnie. L’unica maniera per far cessare le chiacchiere sarebbe quella rendere effettivamente “trasparenti” le assunzioni, pubblicando sul bollettino comunale i nominativi degli assunti e dell’architetto in questione, con le relative “motivazioni di assunzione”, per permettere alla cittadinanza di giudicare se la politica dell’amministrazione comunale è stata clientelare o meno.
Primo Maggio 2009
FONTE : Giorgio Rapanelli
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