giovedì 6 novembre 2008

GIORGIO RAPANELLI DICE NO ALL'INTERVENTO DELL'ANAS E CHIEDE UNA DEMOCRAZIA PIU' PARTECIPATA


GIORGIO RAPANELLI DICE NO

ALL'INTERVENTO DELL'ANAS

ALL'USCITA DELLA SUPERSTRADA

E CHIEDE UNA DEMOCRAZIA PIU' PARTECIPATA

E ACCUSA IL SINDACO

CHE SEMBRA AVER DICHIARATO GUERRA ALLA POPOLAZIONE


CORRIDONIA – Giorgio Rapanelli si unisce al coro dei residenti della zona industriale e si dichiara contrario all’”Otto” che vorrebbe realizzare l’Anas all’uscita della superstrada, e in più contesta all’amministrazione l’assenza di una democrazia partecipata. E, secondo Rapanelli,promotore leale della lista che ha candidato Nelia Calvigioni, di questa mancata democrazia stanno già facendo le spese anche zone come i Cappuccini Vecchi, l’ippodromo, gli Zoccolanti e Santa Maria, oltre ad agricoltori ed allevatori. “Nel programma elettorale della lista “Corridonia Insieme” (la lista del sindaco Nelia Calvigioni)- dichiara deluso e amareggiato Rapanelli – nel punto del programma riguardante la mobilità e la viabilità era scritto: 'studio accurato che miri al miglioramento della viabilità della Zona Industriale specie in prossimità dell’uscita della superstrada e dei principali snodi'. Detto e fatto: 'grazie all’interessamento del comune di Corridonia è stato fatto un nuovo decisivo passo avanti per la realizzazione della nuova viabilità di collegamento del Comune e della sua Zona Industriale alla statale 77 e a Macerata … ecc'. Così si è incensata l’amministrazione comunale nell’ultimo bollettino di ottobre. Solo che i cittadini le cui case si trovano a 50 metri dalla strada di svincolo a forma di otto non ne sapevano nulla dell’otto e sono molto arrabbiati”. Giorgio Rapanelli torna di nuovo a chiedere al sindaco Nelia Calvigioni e a tutta l’amministrazione comunale un clima di dialogo, rispetto e partecipazione come era stato scritto nel programma elettorale: “Abbiamo quasi tutti votato per questa nuova amministrazione, e ci ritroviamo con un sindaco, contornato da studi tecnici di ex-democristiani e da esponenti di Forza Italia, prossimi dirigenti del Popolo delle Libertà, che non accetta critiche e che ha dichiarato guerra alla popolazione. Se ne sono già accorti gli abitanti dei Cappuccini Vecchi, dell’Ippodromo, degli Zoccolanti, di Santa Maria e di via Verdi, ai quali hanno messo sulla testa l’antenna camuffata da Pino silvestre. Se ne sono accorti pure gli allevatori e gli agricoltori, a cui hanno chiuso da sette mesi il mattatoio, pur avendo promesso di riaprirlo. Dopo gli anni disastrosi del vecchio regime non si sentiva proprio il bisogno di un nuovo regime arrogante e decisionista, cha fa la sorpresa di far sapere le cose a cose fatte”

Nessun commento: