martedì 27 gennaio 2009

MATTATOIO SI ! MATTATOIO NO!

In Regione stanno aspettando che l’invereconda giunta PD-PdL invii il progetto per il mattatoio

Il sindaco di Corridonia Nelia Calvigioni è andata in Regione per farsi confermare dal Governatore Spacca lo stanziamento di 200 mila euro - più che sufficienti per sistemare il mattatoio comunale comprensoriale - che saranno concessi dopo che il Comune avrà inviato il progetto. Però, secondo il sindaco, i soldi non ci saranno. Evidentemente, non si fida neanche del consapevole voto unitario del consiglio regionale. E poi, il mattatoio, lei non lo vuole proprio. Infatti, ha già stanziato (a chiacchiere) 12 milioni di euro per opere pubbliche triennali, senza neanche un euro per il mattatoio.

La notizia del finanziamento regionale, data durante un pubblico incontro dai consiglieri regionali del PdL Franco Capponi, (definito “Mago Zurlì” dal sindaco alla notizia dei 200 mila euro), Francesco Massi e Fabio Pistarelli, non è stata digerita dalla Calvigioni, che dopo la fine del dibattito ha fatto, in presenza di politici regionali e dei suoi amministratori comunali allibiti, una iraconda e psicotica piazzata contro esponenti del Circolo della Libertà “Montolmo”, scioccata per aver visto il teatro pieno di allevatori e di cittadini. Si ha ormai l’idea che Nelia ce l’abbia a morte con “quissi quattro contadì”, che le hanno dato da mangiare per tanti anni da impiegata nel patronato della Coldiretti.

Sembra che il sindaco Calvigioni abbia difficoltà a prendere atto che dovrà riaprire il mattatoio. Lo chiuse dieci mesi fa dopo il crollo di una piccola porzione del tetto, fregandosene poi (chissà per quali occulti motivi) di sistemarlo per riaprirlo - come deciso con votazione unanime in consiglio – e di adeguarlo alla normativa CE. Con ciò ha causato un innegabile danno per gli allevatori, per il patrimonio comunale e per le casse comunali. Infatti, la gestione del mattatoio, nel 2007, era stata con un attivo netto di ben 14 mila euro, per la macellazione di 1124 bovini, 200 suini e 100 ovini. Con il suo colpevole e in-comprensibile atteggiamento il sindaco, seguendo il cattivo consiglio di altri, ha scatenato una tempesta in un bicchiere d’acqua, nella quale sta affogando.
Il baccano provocato potrebbe incuriosire la Procura, la Corte dei Conti e la Soprintendenza ai Monumenti e non si sa come andrebbero a finire le cose per il Responsabile del Settore Lavori Pubblici e per il Consiglio di amministrazione della “Corridonia Servizi”, gestore del mattatoio, su cui l’assessore Cartechini ha addebitato pubblicamente l’incuria nel controllo della sicurezza dell’ex-convento del XVII sec., ospitante il mattatoio con macellatori e veterinari.

Però, il problema principale della Città è che – nel mentre è attiva una opposizione di “Alternativa” e del Circolo “Montolmo”, che appoggiarono la lista Calvigioni alle amministrative - non esiste in Consiglio una opposizione politica ad un’amministrazione che doveva essere “civica” e che è, invece, diventata “politica” al servizio della Sinistra locale e provinciale, buttando alle ortiche le promesse elettorali di “trasparenza, dialogo, rispetto, ascolto, democrazia partecipata, senza più decisioni prese dall’alto, eccetera”. Oggi, dopo le bugie elettorali, governa una giunta PD-PdL, sostenuta in Consiglio dai socialisti e dall’IdV e benedetta dal consigliere regionale del PdL Ottavio Brini.
“Per quanto mi riguarda – ha dichiarato Brini - esprimo solidarietà e fiducia al sindaco Calvigioni, alla Giunta, e ai consiglieri comunali che la sostengono”. Con tali accenti Brini appare nella veste profetica di sponsor per un amplesso politico, innaturale e sterile, che porterà confusione nell’elettorato di centrodestra e di centrosinistra, a cominciare dalle prossime provinciali. Mentre a Corridonia il PD, minoritario come voti, se la gode, poiché il PdL gli permette di gestire gli assessorati all’urbanistica e ai lavori pubblici, (utilissimi per gli studi tecnici ex-democristiani locali, per alcuni costruttori e proprietari di terre, e per farsi le future clientele elettorali), a Macerata non sanno che pesci pigliare, nel dubbio amletico di accettare lo status quo e perdere la faccia, oppure di cacciare gli assessori PdL dal Partito e salvare la faccia.

Solo gli allevatori hanno le idee chiare in proposito. Affermano che gli assessori del PdL (che hanno contribuito al criminale massacro delle loro stalle e di un mattatoio comprensoriale qualificato) non dovranno entrare nel nuovo Popolo della Libertà se prima non abbandoneranno l’amministrazione di sinistra della Calvigioni.
Su questi assessori del PdL l’allevatore Nazareno Giustozzi dà un giudizio: “Se la bistecca dell’indennità è piccola c’è poco da rosicchià e quindi che ce stanno a fa’? Se, però, la bistecca dell’indennità è grande c’è molto da magnà e per questo non lasciano la poltrona. Come ha detto Francesco Massi, combatteremo con le unghie e con i denti”.
Gli allevatori hanno pronti trenta trattori per occupare la piazza del Municipio, se Nelia Calvigioni non manderà subito il progetto alla Regione. “E se la smettesse de fa’ la tignosa, perché non è con la tigna che se governa un Comune.”

Quale giudizio daranno in merito alla “scandalosa e innaturale arlecchinata PD-PdL” di Corridonia il Senatore del PdL SANDRO BONDI e il coordinatore di FI-PdL Onorevole DENIS VERDINI?

Corridonia, 23 gennaio 2009 Giorgio Rapanelli, coordinatore di “Alternativa”

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