sabato 19 settembre 2009

DICE NINI'

DICE NINI’

Su Corridonia.blogspot.com è stata ospitato un commento del nostro concittadino Erasmo “Ninì” Taglioni in merito alla mia richiesta di dimissioni degli assessori Vanda Broglia, Massimo Cesca, Pietro Siciliano e del capogruppo Nazareno Chiaramoni dalla maggioranza Calvigioni, in mano PD.

E’ proprio così: l’amministrazione comunale è in mano al PD, tanto da fare riunioni nella sede di quel partito insieme al direttivo della Sezione PD.


Quindi, molto volentieri pubblico la seguente lettera di Ninì Taglioni:

“Quando nel 1994 ebbi la pazza idea di infilarmi in politica, creando di fatto la lista Filipponi, fummo sconfitti da Giustozzi per 50 voti. Mea culpa!! Avevo preso alla lettera le parole di Berlusconi, che auspicava “aria nuova” nelle candidature, sia nazionali, che comunali. Purtroppo il conteggio dei voti mi riportò alla dura realtà: i volti nuovi e puliti non portano voti e questa fu la “ragione prima” di quella sconfitta.

Nel giro di qualche mese si reinserirono in pieno tutti coloro che invece avrebbero dovuto ricevere un sonoro calcio nel sedere dagli elettori.

Tanto bastò per mettere nel dimenticatoio quei febbrili mesi di impegno politico. Il fatto, però, che a distanza di ben quindici anni, debba ancora scorgere questi “acrobati” della politica in piena attività, mi disturba profondamente.

Hai perfettamente ragione, Giorgio, che ci fanno personaggi dell’area PdL nell’attuale giunta cittadina?

Questi signori sono autentici “camaleonti” e non hanno alcun convincimento politico interiore, ma solo quello della loro personale convenienza. Debbono pertanto essere tenuti rigorosamente fuori dal PdL.

C’è un partito ideale per loro: è quello di Casini, specializzato nella politica pendolare: si allea a Destra dove è sicuro di vincere con la Destra. Si allea a Sinistra (tappandosi ermeticamente il naso per non sentire puzza di Di Pietro e Comunisti), quando è sicuro di vincere con la Sinistra; è così che si fa, no?

La cosa più sconvolgente è che ora anche Fini risulta contagiato in maniera grave da questa sindrome.”


Caro Ninì, puoi stare certo che i “camaleonti” a cui ti riferisci non entreranno nel PdL, a meno che non facciano da subito autocritica su mattatoio e megacentro commerciale, abbandonino la maggioranza, passando all’opposizione. Ormai non è più tempo di mediare con costoro, poiché hanno ampiamente dimostrato di non avere “alcun convincimento politico interiore”, poiché, se lo avessero avuto, avrebbero seguito le indicazione del PdL provinciale su mattatoio e megacentro. Hanno solo una “loro personale convenienza” a stare al guinzaglio della sindaca Calvigioni e a fare da scendiletto agli interessi di alcuni progettisti ex-democristiani, palesi e occulti, di area PD e non, che dopo quindici anni di magra con Giustozzi ed Emiliani intendono oggi rifarsi degli anni perduti, pure perché ormai sono agli sgoccioli della loro carriera politica.

La stampa riporta di concorsi vinti da “figlie” di assessori e consiglieri e dal “fratello” di un esponente PD entrato a tempo “indeterminato” nella Corridonia Servizi, un vero colpo di fortuna “democratica” con i tempi “determinati” di 1 o 3 anni di altri assunti temporaneamente. A pensare che quando questi “democratici” erano all’opposizione delle liste Giustozzi ed Emiliani bollarono come “immorale” la partecipazione di un assessore dell’amministrazione Emiliani al concorso da netturbino alla Corridonia Servizi, per altro non vinto. Ci furono rimostranze pure per un giovane assunto alla C.S. il cui padre, non eletto, era stato in lista con Emiliani.

Adesso un consigliere di maggioranza va portando casa, casa a Colbuccaro le graduatorie del concorso della figlia per dimostrare l’assoluta trasparenza del tutto. Era necessario giustificarsi? Tanto ormai nessuno leverà dalla testa della gente, soprattutto di quanti hanno chiesto un posto comunale o alla Corridonia Servizi, oppure che non hanno vinto il concorso, che quei “congiunti” hanno preso il posto perché i loro padri e fratelli siedono sulle sedie del potere. Questi nuovi impiegati, al di là dei loro meriti, saranno marchiati per sempre.

Ora, però sorge un fatto nuovo. Come è possibile che queste “figlie” possano lavorare in un posto pubblico i cui padri sono i loro “datori di lavoro” istituzionali? L’intelligenza avrebbe voluto che costoro si dimettessero dalle loro cariche non appena avessero avuto la certezza della vittoria del concorso. Ma come fai a pretendere che un pensionato debba rinunciare ad arrotondare la pensione con l’indennità di carica? Ormai la “moralità” è sputtanata e tanto vale restare sulla poltrona.

Quando, caro Ninì, citi il partito UDC di Casini, posso dire che in Provincia ha fatto la cosa naturale da fare: stare col centrodestra. Se dovesse mettersi con la Sinistra perderebbe voti e credibilità. Certo, a Corridonia, con l’UDC ci si capisce ben poco e magari diverrà ricettacolo dei “trombati” del PdL. Che pure la Lega Nord non vorrebbe nelle sue file, poiché è un partito “rustico”, ma non “fesso”. Quanto a Fini, sta tentando il suicidio insieme a certi suoi sostenitori, se continua a voler dare il voto agli extracomunitari.

Cari saluti, e scrivimi sempre la tua opinione. Giorgio Rapanelli.

Nessun commento: