martedì 23 giugno 2009

MEGACENTRO COMMERCIALE:
L’OPINIONE DEI NEGOZIANTI
Necessita una politica a favore dei produttori e dei lavoratori. E’ già stato presentato un ricorso al TAR

Ho comunicato ai negozianti del Centro Storico che nel prossimo consiglio comunale verrà presentato all’ordine del giorno e discusso parte del progetto del Megacentro Commerciale della zona industriale. Per la cronaca, l’avvocato Roberto Gaetani ha presentato il 3 marzo 2009 un ricorso al TAR Marche, per conto di un Supermercato e dell’associazione consumatori Codacons.
L’ex-presidente Giulio Silenzi, impegnatosi con i Commercianti a voce e per iscritto a non farlo realizzare, aveva “dimenticato” di aver già approvato il Piano Regolatore di Corridonia con inclusi il Megacentro e la “rotatoria” a suo servizio. Due giorni prima delle elezioni il candidato Franco Capponi aveva fatto distribuire un comunicato con cui smentiva Silenzi, impegnandosi a difendere i negozianti di Corridonia. Infatti, Capponi, nel suo programma e nei comizi, difendeva il “Commercio al dettaglio” nei Centri Storici. Per la cronaca, era stata sua e di altri consiglieri regionali del PdL la proposta di bloccare per due anni i permessi per nuovi Megacentri (ridotta ad un anno dalla Maggioranza regionale di centrosinistra).
Oggi, la “patata bollente” del Megacentro è passata in mano a Capponi.
Che farà Capponi di questa “patata bollente”? Per intanto, si legga le violazioni, gli eccessi di potere e i mancati rispetti ambientali imputati al Comune di Corridonia e alla Provincia dal ricorso al TAR, già depositato in Provincia.

C’è l’impegno di tutto il PdL corridoniano di difendere il piccolo commercio cittadino e, insieme a questo, le proprietà immobiliari del centro storico dalle grandi speculazioni commerciali, che farebbero chiudere i battenti al primo e perdere di valore le seconde. Conoscendo coloro che stanno “cambiando” la politica del PdL corridoniano, so che si batteranno fino allo spasimo per mantenere fede alle promesse elettorali, tra le quali c’è pure quella fatta agli Allevatori di riaprire il Mattatoio Comunale e quella di rimettere in funzione la “rotatoria” all’incrocio del Grassetti, al posto della tanto contestata “goccia” di Silenzi.
Per i tre impegni elettorali esiste un motivo conduttore unico: la difesa della produzione, della relativa economia e dei lavoratori.

Solo gli ultimi ideologi di Sinistra, gli idioti e i corrotti rimangono indifferenti di fronte ai problemi degli imprenditori e dei loro dipendenti. O, peggio, fanno il contrario dell’ovvio da fare. Coloro che tra gli Imprenditori non hanno smesso l’attività o non sono espatriati, ma sono rimasti a produrre con sacrificio nella zona industriale e nelle campagne ad allevare per il latte e per la carne di alta qualità biologica, o ad esercitare l’agricoltura, sono i “dati stabili”positivi di cui dobbiamo tutti renderci finalmente conto. Ormai lo Stato è alle corde e può solo fare il suo dovere legislativo ed amministrativo nel modo più efficiente possibile. Dobbiamo, quindi, avere la massima cura politica e amministrativa, affinché questi produttori di ricchezza e di lavoro possano operare senza intralci e con la maggiore facilità possibile. Purtroppo, alcuni politici ed alcuni amministratori, o non lo hanno capito, oppure guardano di più al loro egoismo personale che all’interesse collettivo.

Aver smantellato la piccola rotatoria del Grassetti per sostituirla con “la goccia”, impedendo così al traffico di fluire con facilità per le attività della zona industriale, è stata una scelta priva di un oculato senso della realtà.

Aver inserito nel Piano Regolatore un Megacentro commerciale (una volta e mezzo più esteso dell’attuale Centro Commerciale Val di Chienti-Cityper) in un appezzamento di terreno non idoneo e soprattutto foriero di caos viario nella strada provinciale della zona industriale per il flusso aggiunto di auto “per e da” il Megacentro a mezzo della prevista “rotatoria” a due passi dal ponte sul Chienti; un Megacentro che distruggerà l’intero commercio del centro storico e della zona industriale, distruggendo nel contempo l’identità stessa del centro storico di Corridonia, non è stata una “scelta politica”, ma una “scelta scellerata” per favorire l’interesse di pochi contro quello dell’intera comunità cittadina. Questa non è “politica”, cioè governo della “polis”, della Città, ma solo abbuffata e bisbocciata alla faccia della Città stessa e dei corridoniani da parte di un potentato economico, di progettisti collusi, di costruttori e di “sconosciuti” nascosti nell’ombra.

Occorre che i cittadini vigilino e spingano chi si oppone a questa “politica scellerata” a “cambiare le carte” che l’Amministrazione Calviglioni e l’ex-amministrazione provinciale “hanno già messo sul tavolo”. E’ ciò che gli elettori desiderano che avvenga per aver votato la nuova amministrazione Capponi e le forze provinciali che la compongono, cioè PdL, UDC, Lega Nord, Una Forza per Cambiare e La Destra. Tutte queste Forze hanno dimostrato nella realtà di difendere gli interessi dei “piccoli”, a differenza della cosiddetta Sinistra che a parole lo dice, ma che nella prassi – qui a Corridonia e in Provincia – ha difeso i “grossi interessi. .

I negozianti stanno, per intanto, raccogliendo firme in calce al una “lettera aperta” che invieranno a breve al Presidente Capponi. Si rendono conto che i giochi sono stati fatti, ma, avendo riposto la fiducia nel “Nuovo Corso”, sono certi che l’Amministrazione provinciale Capponi si muoverà con competenza amministrativa e lealtà verso la Città di Corridonia.
23 giugno 2009
FONTE Giorgio Rapanelli

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